Erasmo Silenzi

Imbarcazioni da Regata

Breve Storia di Erasmo

Erasmo nasce a Porto San Giorgio il 15 Settembre 1909 da padre artigiano calzolaio e madre casalinga,secondo di cinque fratelli.
Dopo aver frequentato la scuola fino alla 6^ elementare, viene avviato al lavoro in un laboratorio artigiano di falegnameria dove si costruivano mobili. Ma Erasmo, ragazzo promettente e capace, con una forte passione per il mare e le barche, preferiva inseguire i suoi sogni.
Così già prima dei 18 anni costruisce, nella polverosa soffitta della casa paterna, un singolo da canottaggio da 5 metri, tanto che per farlo uscire si rende necessario farlo passare dall’abbaino sul tetto.
Troppo grande per una soffitta!
Nel corso della Seconda Guerra Mondiale viene arruolato e richiamato nei cantieri Gaetani di Civitanova Marche (MC) come capo operaio per la costruzione di lance di salvataggio per la Marina Militare. A Civitanova riesce a conseguire il brevetto di Maestro d’Ascia.
Finita la guerra, al lavoro di falegname, la sua occupazione principale, affianca la sua passione di sempre, la costruzione di natanti e realizza numerosi pattini a remi che diventano presto celebri nella cittadina Sangiorgese per la loro leggerezza e grande maneggevolezza.
Negli anni '50 progetta e crea diversi motoscafi con motore fuoribordo e una grande varietà di imbarcazioni, tra cui vale la pena di ricordare due ”canotti” a 4 rematori e timoniere, lunghi 6 metri, per la Lega Navale Italiana di Porto S. Giorgio, realizzati in fasciame sovrapposto chiodato (tecnica originale usata per i Dinghy).
La sua opera compie il primo salto tecnologico nella costruzione di barche monotipo con certificazione di stazza e tolleranze di costruzione molto restrittive, quando inizia a produrre Dinghy 12p.
Quattro di queste imbarcazioni, realizzate per un gruppo di amici, danno il via al gruppo vela LNI di Porto S. Giorgio. I primi successi sportivi in campo nazionale arrivano grazie al timoniere sangiorgese, Ugo Perucci (sponsorizzato dal marchese Luciani) che, uscito dall’ambito delle competizioni regionali, vince il Campionato Italiano Dinghy, e numerose regate a livello Nazionale.
Negli anni 60, desideroso di superare nuovi confini tecnologici, Erasmo intraprende la costruzione dei primi Flying Junior in legno lamellare.
Produce decine e decine di queste imbarcazioni, perfezionandone sempre di più la realizzazione, ponendo grande attenzione alla scelta dei legni ed all’estetica, e guadagnando notevole visibilità a livello nazionale ed internazionale.
Da questo momento in poi è un continuo susseguirsi di successi! Alcuni FJ vengono venduti in Svezia ed in Olanda e attualmente un FJ è esposto nel Museo Navale di Amsterdam.
La dimensione però resta artigianale ed il “Cantiere Silenzi” è costituito da due sole persone!
Erasmo e il suo aiutante, Federico Radente.
Negli anni 70 inizia un nuovo percorso: costruisce Flying Duchtman, sempre seguendo la tecnologia usata per le imbarcazioni realizzate in precedenza, con legno lamellare. Gli FD sono barche che promettono alte prestazioni, vere Ferrari del mare! Molti equipaggi a livello nazionale gareggiano con le barche “Silenzi”.
Nel 1976 Carlo Croce partecipa alle Olimpiadi di Montreal-Kingston , in Canada con una imbarcazione che Erasmo realizza appositamente per lui. Nell’occasione porta in Canada un secondo FD per un amico, che è stato ritrovato anni dopo negli USA.
Negli anni successivi continua a perfezionare le tecnologie di costruzione esplorando le tecnologie di materiali compositi, come legno-kevlar.
Giunto all’età della pensione, negli anni 80, Erasmo rimane attivo e dedica solo alla realizzazione dei suoi pezzi migliori: l’ultimo FJ, l’Optimist creato appositamente per la nipote ed alcuni pattini dalle soluzioni originali.
L’ultima realizzazione è un singolo per canottaggio di rara bellezza e leggerezza, proprio come il primo realizzato all’inizio della sua lunga carriera.
Erasmo è venuto a mancare il 23 Maggio 2004.

La particolarità delle barche costruite da Erasmo è la grande riconoscibilità.
Sempre finite con vernice trasparente per valorizzare al massimo la scelta dei materiali e la precisione dei tagli del legno che seguono l’andamento sinuoso dello scafo.
Ha fatto eccezione solo la barca che partecipò alle Olimpiadi che era di colore blu, come Croce la volle, con sommo dispiacere di Erasmo che si era impegnato tantissimo per realizzare una barca bellissima anche esteticamente.
Le barche di Erasmo Silenzi sono state nel tempo considerate delle vere e proprie opere d’arte, mai più realizzate in modo analogo da nessuno, e lui chiamato lo Stradivari della nautica. Erasmo amava frequentare i campi di regata, talvolta accompagnato dalla moglie Clelia, dove era amico di tutti i partecipanti.
Non di rado si prestava gratuitamente a riparazioni di emergenza sul posto, anche a barche non costruite da lui.

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Erasmo su un campo di regata