I modelli di F.J.
L'evoluzione delle forme

A partire dal '64 Erasmo inizia a costrire i FJ con regolarità.
In pochi anni il numero di imbarcazioni cresce di centinaia e centinaia di unità. Erasmo però rifiuta di passare ad una produzione in serie ma preferisce fare le imbarcazioni una alla volta, apportando in continuazione migliorie
Negli anni 64-65 i FJ hanno in linea di massima la forma del primo esemplare (Sandokan) vengono però scelti i legni e le soluzioni strutturali in modo da non superare i limiti minimi di stazza.

Lo scafo ha le casse laterali, lo specchio di poppa aperto, il doppio fondo si ferma al gavone e la coperta è alta al massimo.

Di questo tipo di scafo vennero costruite poche unità

Successivamente a partire dal 66 Erasmo inizia a costrire le imbarcazioni senza le casse laterali, il doppio fondo si estende alle fiancate, ma si ferma al gavone.
Si sperimentano ulteriori soluzioni strutturali per ridurre ancora di più il peso dello scafo, a vantaggio della possibilità di montare più attrezzature.

Questo nelle foto è il mio secondo FJ : Kammamuri.
Grazie alla collaborazione con una ditta del nord che faceva tranciati e compensati marini, a partire da questi anni Erasmo iniziò ad usare il Cedro e non più il Mogano (più bello ma molto più pesante) e nuove essenze esotiche particolarmente leggere, ma anche di bell'aspetto.

Le casse laterali sono sostituite da due banchi di ridotta larghezza. Il doppio fondo autovuotante garantisce la galleggiabilità in caso di scuffia.

L'attrezzatura di bordo è ancora spartana. Si va ancora con albero e boma in legno e timone mobile.

Il punto di scotta della randa è fisso al centro della barca.
Negli anni successivi, dopo l'avvento della costruzione dei primi FD, sono state sperimentate nuove soluzioni. Di seguito si vede un modello del 68.
Si nota che la coperta ed i banchi hanno una unica linea, scompare il gavone di prua e il doppiofondo è integrale. L'attrezzatura è molto più sofisticata e completa. Ora c'è anche una rotaia centrale che supporta il punto di scotta della randa. Albero e boma sono in alluminio. Ci sono delle leve per la regolazione delle sartie.

Negli anni 80 Erasmo costruisce l'ultimo FJ per me.

Luigi Silenzi